Turismo in cantina alle radici del buon vino. Enoturismo in crescita

ENOTURISMO ITALIA
Il 2017 supererà il 2016, parola dei Sindaci. Già nel 2016 il risultato è stato lusinghiero e in crescita rispetto al 2015 e anni precedenti.

“L’enoturismo – sostiene Carlo Pietrasanta presidente del movimento turismo vino Italia – sta diventando una destinazione turistica nazionale molto importante per l’economia, immagine paese, lavoro e per il prodotto vino. Abbiamo bisogno di norme di tutela e di promozione. Il fai da te non ha più senso”.

Carlo-Pietrasanta, movimento turismo del vino

Più che ragione visto che nel 2016 sono stati 14 milioni le persone che sono entrate in una cantina come enoturismo, che non è solo compra-vendita, ma servizi, accoglienza, ricevimento.

Questo movimento turistico ha fatturato 2,5 mld/euro nel 2016, e quasi 4 mld/euro se si considera l’indotto e l’indiretto verso città, musei, ristoranti, alberghi interessati agli eventi. Purtroppo sono ancora molto carenti le infrastrutture logistiche e tecnologiche.

Il rapporto nazionale denuncia che quasi l’80% delle Strade del Vino non ha una app info per cellulare. Appello lanciato anche dalle città del vino: “ E’ urgente – dive Floriano Zambon presidente – un unico brand, una concentrazione di sforzi, un cartellone unico comune, un calendario condiviso, tanta tecnologia, un riconoscimento ufficiale della DMB, della destinazione di brand di prodotto.” Occorre anche un forte e urgente rialzo della qualità dei servizi resi in cantina: le cantine familiari sono poco attrezzate, improvvisano.

Una sufficienza non è sufficiente!

 

Cover: Carlo-Pietrasanta, movimento turismo del vino

 

Giampietro Comolli
Editorialista Newsfood.com
Economia, FoodBeverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

Contatti: (clicca qui)

 

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