Zambon (Citta’ del vino): “Bene ddl su enoturismo ma va migliorato”

Roma, 15 feb. (Labitalia) – ‘Apprezziamo l’impegno delle istituzioni nel voler dare regole chiare a un fenomeno a lungo trascurato ma che dimostra anno dopo anno di essere una nicchia molto importante del turismo rurale. Il disegno di legge ha tanti aspetti positivi ma va migliorato in alcuni passaggi”. Lo ha dichiarato Floriano Zambon, presidente dell’Associazione nazionale Citta’ del Vino, che e’ stata ricevuta ieri al Senato, in commissione Agricoltura, per un’audizione sul disegno di legge 2616 sull’enoturismo. “Ad esempio – ha spiegato – va previsto il rilancio delle Strade del Vino, la cui legge istitutiva, la 268/1999, appare datata e andrebbe armonizzata con la presente proposta di legge. Inoltre, si potrebbero prevedere vantaggi di carattere fiscale per quelle imprese agricole/vitivinicole che, investendo con proprie risorse nella cura del territorio, di fatto contribuiscono alla conservazione del paesaggio e quindi al miglioramento della qualita’ dell’accoglienza enoturistica”.

“Ma riteniamo strategica – ha osservato Zambon – l’istituzione dell’Osservatorio sul turismo del vino, peraltro ideato dalle Citta’ del Vino gia’ a fine anni ’90 con il coinvolgimento di Censis Servizi, per la redazione di rapporti annuali utili a monitorare l’andamento del settore, per poi individuare le azioni piu’ idonee per il consolidamento e il suo sviluppo. Ci auguriamo che possa essere supportato da adeguati finanziamenti per dargli concreta applicazione e conseguente utilita’ per i territori – .

“Una legge che inquadri il fenomeno del turismo del vino al pari dell’agriturismo – ha sostenuto – non puo’ prescindere dal riconoscimento del ruolo di chi ha promosso e svolto sul territorio attivita’ e progetti collaborando con enti territoriali e con le imprese che realizzano attivita’ di degustazione, visita in cantina e in vigneto, nonche’ attivita’ ludiche e ricreative legate alla cultura del vino ed alla formazione per l’accoglienza. Le due Associazioni che hanno svolto a carattere nazionale e in forma aggregante queste finalita’ – ha ricordato – sono l’Associazione nazionale Citta’ del Vino (promotrice, tra l’altro, dell’Itinerario culturale europeo ‘Iter Vitis, les chemins de la vigne’) e il Movimento del Turismo del Vino, attraverso le quali e’ possibile da una parte implementare le funzioni di certificazione della qualita’ dell’accoglienza e dei servizi delle cantine”.

(Adnkronos)

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