Enoturismo, Vigne Quarta ‘Lu Capucanali’. Prudente ottimismo per l …

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Le dita dei vignaioli pugliesi restano incrociate, ancora qualche settimana e il prudente ottimismo per l’annata 2016 si potrà tradurre in impegno, speranze e passione per i prodotti da mettere in cantina, quale tesori da scoprire tra qualche anno.

 

“Il vento secco di tramontana, di questi giorni – fanno sapere dalle cantine di Claudio Quarta in Salento a Guagnano (Le) – ha consentito non solo una maturazione lenta delle uve, ma ha anche impedito il formarsi di marciume, ponendo una buona ipoteca sulla qualità e longevità del vino”.

“Ad un inizio primavera con temperature e piovosità nella media – si ricorda nello staff Quarta – è seguito un mese di maggio incerto, con temperature più fredde della media e con qualche pioggia. Poi un mese di giugno caratterizzato da temperature più basse e con un indice di piovosità più elevato, rispetto alla media, mentre da luglio in poi le condizioni climatiche sono diventate ottimali, per una sana maturazione delle uve, quindi clima asciutto e caldo. Tutto questo ha impedito forti attacchi di peronospora ed oidio e ha permesso di avere condizioni fitosanitarie delle vigne generalmente buone”.

 

La vendemmia 2016 di Claudio Quarta Vignaiolo comincia dai vigneti di Tenute Emèra, a Marina di Lizzano (TA), con i grappoli bianchi di Incrocio Manzoni e Chardonnay. A seguire, il Fiano che, insieme con Incrocio Manzoni, darà origine al noto e apprezzato “Amure”.

Qualche settimana ancora e toccherà ai rossi, ad ora completamente invaiati e molto equilibrati nel rapporto vegeto-produttivo, con la vendemmia non solo ad Eméra, regno dei grandi autoctoni, Primitivo in particolare e Negroamaro, e dove sono coltivati anche i vitigni internazionali, ma anche nella piccola cantina Moros di Guagnano (LE) con il suo vigneto di Negromaro e Malvasia, per la produzione del Salice Salentino Dop Riserva “Moros”.

Ultima in ordine di tempo, per ragioni di differenze climatiche, la vendemmia nella cantina irpina Sanpaolo, che inizierà con la raccolte precoce di uve di Aglianico del beneventano, che daranno origine allo spumante “Jacarando” e proseguirà quindi con le uve a bacca bianca di Falanghina, Greco di Tufo e Fiano di Avellino, per concludersi con la vendemmia dei rossi Aglianico e Taurasi.

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“Un giudizio sulla vendemmia si potrà dare solo a posteriori, dopo cioè che le uve saranno portate in cantina – commenta fiducioso Claudio Quarta – ma, date le condizioni attuali siamo ottimisti, ci attendiamo un raccolto di buona/ottima qualità, con un quadro complessivamente buono in tutto il Salento, con qualche dubbio solo per i terreni che risentono di più dei problemi di siccità e dove non vi è disponibilità idrica”.

 

“Da sempre la vendemmia è il momento clou per ogni cantina – sottolinea il vignaiolo salentino – da qui partono speranze e aspettative. È una fase di grande fatica e tensione, ma si soffre e si gioisce insieme, rinforzando quello spirto di team che fa parte della narrazione del vino”.

Per questo il 3 settembre la vendemmia diventerà una vera e propria festa, e sarà aperta anche a turisti e winelovers  proprio durante le operazioni della raccolta dell’uva con “Lu Capucanali”. Apripista di una serie di eventi nelle vigne pugliesi, che da tempo danno vita a un nuovo attrattore per la destinazione Puglia, nell’ambito del cosiddetto Enoturismo, con un’ulteriore declinazione della tipica narrazione del territorio.

 

Lu Capucanali” è la vendemmia autentica, oltre la rievocazione, proprio come si faceva un tempo, tra i filari di Tenute Eméra. Un’occasione esclusiva (posti limitati) per vivere l’esperienza della vendemmia con i ritmi e i rituali di una volta: la raccolta manuale dell’uva, la pigiatura con i piedi nei suggestivi palmenti del ‘500 di Casino Nitti, il casino di caccia appartenuto al primo Presidente del Consiglio del Regno d’Italia del primo dopoguerra, Francesco Saverio Nitti, lo spuntino con i fichi secchi all’ombra dei vigneti e i gesti scanditi dagli strumenti e dai suoni della musica della tradizione popolare.

E dopo le fatiche, il pranzo di fine lavori della tradizione salentina, nella pineta della cantina, “Lu Capucanali”, appunto. Una vendemmia vera, dunque, da cui verrà prodotta l’esclusiva bottiglia “Capucanali 2016” che ogni partecipante potrà ritirare (o farsi spedire) a partire da febbraio 2017.

 

In occasione della giornata anche un contest fotografico, per vincere una prestigiosa selezione di vini Claudio Quarta in cassetta di legno, con gli scatti realizzati durante la giornata e postata sulla pagina Facebook.com/ClaudioQuartaVignaiolo. Due i vincitori: la foto che alla scadenza (mezzanotte dell’11 settembre) avrà ricevuto il maggior numero di like e quella che supererà il giudizio della giuria tecnica.

 

“Le tradizioni antiche – commentano Claudio e Alessandra Quarta – non sono soltanto occasioni di folklore, ma rituali da rivivere e rispettare, per custodire e tramandare l’essenza autentica della nostra storia produttiva e culturale. Ci aiutano a raccontare il nostro territorio, la storia di una comunità fondata dall’alba dei tempi sulla viticultura, ma anche la nostra azienda, che ha scelto come punto di forza proprio la valorizzazione del territorio e di tutte le cose belle e autentiche che esso racchiude”. 

L’appuntamento è il 3 settembre alle 6.00 del mattino a Tenute Eméra (Marina di Lizzano, S.P. 124/ S.P. 123, in direzione Lido Torretta), il pranzo conclusivo è previsto per le ore 12.00.

Si partecipa solo su prenotazione, entro il 31 agosto, acquistando il ticket sul sito claudioquarta.it (http://claudioquarta.it/evento-capucanali-2016/) oppure nelle due cantine salentine (Moros a Guagnano e Tenute Eméra a Lizzano). Costo ticket 30 euro; info: +39 3408610770; info@claudioquarta.it. 

Tutte le info sul sito claudioquarta.it.

(gelormini@affaritaliani.it)

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